sabato 12 settembre 2015

il gomblotto

Eccomi anche io a parlare dell'11 settembre. Ma lo faccio il 12, se permettete.
Ho letto tante cose: racconti di chi viveva all'epoca negli USA (e ci vive ancora oggi), di come ha vissuto quei giorni con paura, con angoscia. Ancora tanti mesi dopo.
E, come ogni anno si sollevano mille polemiche.
Giornata della memoria da un lato. Giorno in cui ricordare e rispettare le vittime.
Benaltrismo dall'altro. Neologismo che calza a pennello per chi non ha nessuna voglia di rispettare nessuno, ma non avendo motivazioni si inventa che ci si deve sempre occupare di altro e le cose importanti non sono queste.
Complottismo dall'altra parte. Condito con una buona dose di antiamericanismo. C'è chi racconta che sono stati gli americani stessi a piazzare cariche di dinamite per far crollare le twin towers.

Io non ho nulla di particolare da raccontare. Ero al computer, in Italia era pomeriggio. Arriva mio fratello e dice "avete sentito la notizia?" con la serenità che lo ha sempre contraddistinto, poi comincia ad accennare qualcosa. "Pare che sia stato uno sceicco dello Yemen"
E lì abbiamo cominciato a vedere cos'era successo. Della gravità della situazione me ne sono reso conto un po' dopo. Quando le torri sono crollate, pensavo che fossero già state completamente evacuate. E invece è stato proprio il crollo a causare la maggior parte delle vittime, tra le persone che erano ancora dentro.

Quel giorno a me non ha cambiato la vita. Ma pensavo che l'avrebbe fatto.
In quel periodo ero in contatto con diverse persone tra cui una ragazza che viveva negli Stati Uniti e che diceva "ora non sappiamo più cosa potrà capitarci". Come se l'attacco riguardasse solo gli USA.
Ma no! L'unica cosa che ho avuto chiara dall'inizio, e che non è mai stata molto condivisa, è che l'attacco dell'11 settembre NON era un attacco agli Stati Uniti, ma a tutto l'occidente.
L'hanno dimostrato i fatti. Dopo Le Twin Towers e il Pentagono ci sono stati gli attacchi di Londra e Madrid.
E in molti si sono dimenticati che sono stati sventati altri attentati. Se non sbaglio anche a Milano.
L'Iberia è stata ripetutamente coinvolta, tant'è che dopo gli attentati sventati a Barcellona, Madrid e Milano, abbiamo dovuto cambiare compagnia per far venire mia moglie in Italia nel 2003.
Temevo che in giornata sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale. Non so se c'è mancato poco. Ho chiamato il mio amico cipriota (Cipro è, o almeno era allora un Paese sempre a rischio guerra, perennemente in allerta) temendo che potesse essere richiamato alle armi. E lui (no, non siamo in allerta, siamo in festa. Idiota!)

E no, non credo che ci sia stato un complotto. Che sia stato un auto-attentato. E per me tutti quelli che hanno festeggiato la morte di tanti innocenti sono bollati come idioti.
Ma non credo nemmeno che all'interno dei servizi segreti americani nessuno sapesse nulla, che nessuno abbia favorito, come minimo guardando dall'altra parte.
No, non ci credo! L'attacco al pentagono e alle torri gemelle è stata un'occasione servita su un piatto d'argento all'America (e in questo caso parlo di esercito e servizi segreti) che non aspettava altro per poter dare il via alle invasioni. Prima in Afghanistan, poi in Iraq.
Dieci anni per stanare Bin Laden, ma quanto è credibile che non abbiano voluto prolungare il più possibile la loro presenza nel Paese?
"Guerra preventiva" in Iraq, con la scusa di scovare armi di distruzione di massa mai trovate.
L'amministrazione Bush, padre e figlio (che possa non ritornare mai più) ha sempre avuto come obiettivo l'occupazione militare del maggior numero di Paesi, per mantenere la supremazia. La guerra anche come mezzo per vendere le armi.
E questa è stata l'occasione d'oro. Per me quel giorno di 14 anni fa alla CIA hanno stappato lo spumante.

Immagine presa dal web

Ci sono stati altri tentativi di attacco. Certo, questa modalità è stata sorprendente. Ma la CIA sa pure quanti capelli ha ognuno di noi in testa.
Mi è stato detto anche che è impossibile, che avrebbero dovuto essere coinvolte tante persone perché la CIA collaborasse. No, non credo. Mica tutti sanno tutto. Bastavano poche persone chiave, probabilmente, perché non si impedisse l'attentato, magari per favorirlo in qualche modo.

Auto attentato no, cariche di dinamite nelle torri è pura fantasia. Ma non raccontatemi che nessuno sapeva nulla. Non ci credo!

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