martedì 8 dicembre 2015

Come nasce un violino (terza parte)

Eccoci di nuovo in un laboratorio di liuteria. Oggi costruiremo il fondo e la tavola di uno strumento ad arco.
Per chi avesse perso la prima e la seconda parte, ecco i link:
Prima parte
Seconda parte

Anche qui, non avendo immagini originali da presentare, farò largo uso di foto prese dal web.
Abbiamo piegato le fasce sulla forma ed abbiamo messo insieme (giuntato) le due parti di tavola e fondo. Ora appoggiamo le fasce e disegniamo il bordo di questi due pezzi, poi li ritagliamo.

www.romaliuteria.it


http://www.trabucchi.com/
andremo ora a dare esternamente la forma a tavola e fondo con le sgorbie

http://www.trabucchi.com/

e poi la rifiniermo con delle piccolissime piallette.

http://www.trabucchi.com/

Quel bordo colorato che si vede nella foto è il filetto. Non è disegnato, si tratta di un intarsio. Serve a prevenire le crepe su tavola e fondo e come abbellimento. Per inserirlo si scava un canale molto preciso.

http://www.trabucchi.com/

Dopo aver rifinito l'esterno dei piani armonici si scava l'interno, sempre utilizzando sgorbie e piallette.

ikirufilm.com
Gli spessori vengono misurati con una precisione di 0,1 mm. Non sono predefiniti, sarà l'artigiano a deciderli caso per caso, a seconda del pezzo di legno che sta lavorando. 
Anche l'interno viene rifinito. Il fondo è pronto.

Per la tavola, invece, verranno ritagliate prima le effe. I fori presenti sul piano armonico del violino non hanno, come si tende a credere, la funzione di "far uscire" il suono dalla cassa armonica, ma quella di interrompere la venatura del legno per renderlo più libero di vibrare.
La forma delle effe non è determinante per il suono, ma per l'estetica. Dei fori armonici belli da vedere rendono uno strumento bellissimo. 
Le effe vengono disegnate con un modellino e poi ritagliate con un seghetto da traforo. Per rifinirle si usano il coltello e la lima.

http://www.trabucchi.com/
Manca ancora un elemento. Il più difficile di tutti, giusto nel caso in cui quello che abbiamo visto finora vi sia sembrato semplice. La catena. Si tratta della "trave di sostegno" della tavola. E' una barretta di abete che viene incollata all'interno della tavola e che ha il compito di sostenere il peso delle corde dal lato sinistro. 
Per essere incollata all'interno della tavola, la catena dovrà averne la forma, ma non esatta. Dovrà avere un raggio di curvatura inferiore rispetto a quello dell'interno della tavola, per poter essere incollata a pressione. In questo modo farà forza verso l'esterno, e questa forza verrà controbilanciata una volta che sulla tavola ci sarà la pressione delle corde.
Una foto può rendere solo vagamente l'idea di cosa vuol dire realizzare una catena.

http://www.trabucchi.com/

www.altratecnica.it

Una volta completati, il fondo e la tavola vengono uniti alle fasce. Si incolla prima il fondo con degli speciali morsetti (oh, finalmente una foto mia!)


Poi si estrae la forma. Bisogna scollare gli zocchetti dalla forma con delle martellate. Infine si incolla anche la tavola con gli stessi morsetti.


Ecco qui, la cassa del nostro strumento ad arco è completa.
Per unire la cassa al manico dovremo preparare una sede per incastrarlo.
www.milaniliutaio.com

Quindi potremo incollare il manico alla cassa

www.tritontv.com

Dopo alcune rifiniture, il nostro strumento in bianco è pronto. Finora è stato difficile, è stata richiesta molta precisione, ma il bello deve ancora venire...

3 commenti :

I commenti sono sempre graditi, sono l'anima del blog. Dì pure la tua.